Anna Vascellari nasce a Venezia. Da certe ascendenze veneziane il convincimento che la poesia dei colori crea un’infinità di cose che tuttavia non sempre gli occhi sono in grado di vedere.

Si apre allora il confronto fra realtà e fantasia, sogno e visione. Dove le cose, i paesaggi e le figure divengono elementi di un dialogo diretto con la natura, anzi con la propria esistenza.

Bestiario mostruoso

Proprio sul filo di questa capacità di andare oltre il velo del reale, di isolare l’archetipo, l’artista estrae il mito – “il genius” – creativo, ironico da capolavori famosi della pittura e della scultura, per estensione li chiama “diorami”, come mini vedute prospettiche illuminate dalla attività artistica.

Usando la tecnica della ceramica artistica invetriata genera esseri partecipi di due o più nature diverse e contrapposte. Figure fantastiche ideate per stupire. Solleticare le immagini dell’Io più profondo. Ha scritto Pavese: “la sorte dell’uomo è mutata. Ci sono dei mostri. Un limite è posto a voi uomini”.